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Intro
00:46
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Osho si è fermato a Uscio sai, bazzica il mondo del liscio lui, tutti lo credono miscio ormai
Predica il mondo a rovescio lui di luce è avvolto in un fascio e poi moscio non lo è stato quasi mai
Casa di riposo di Uscio sai Egidio è chiuso nel buco ormai. è uno che ci aveva creduto lui
maOsho non caga di striscio e poi, tutti lo credono nescio ormai, li guarda un po’ di sghimbescio lui
Casa di riposo di Uscio sai, coda per andare in bagno e poi è l’ora delle fette biscottate ormai
Silvia la seduttrice lei. Silvia faceva l’attrice sai, non vede quasi più niente ormai
Il salone è illuminato a giorno sai, ma urla accendi la luce dai, geisha dei cavalieri lei
Osho si è fermato a Uscio sai, è come il gheriglio nel guscio lui, bazzica il mondo del liscio ormai
Quando passano gli infermieri Gianna, apre le gambe e alza la gonna, Pietro la vede e le dice “guarda che manna!”
Osho si è fermato a Uscio sai, tutti lo credono nescio ormai, ma lui non caga di striscio mai
E’ giunto sopra un camoscio lui, avvolto in un fascio di luce e poi floscio non lo è stato quasi mai
Branco di smidollati! Däghe de l'Öiu!
Casa di riposo di Uscio poi, Pietro è ancora prestante sai, alto poco più di un metro lui
Sta con la moglie che è paralizzata, la bocca storta, la schiena ingobbita Di notte le tocca le tette lui
Casa di riposo di Uscio sai
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3. |
IL PENNELLONE
02:08
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Il Pennellone, il Pennellone il Pennellone è amico mio
Vive da solo dietro la stazione ed è l’oracolo della città
Lo vedi sempre il Pennellone è il più ubiquo che ci sia
Tre volte al giorno il Pennellone lo incontri per la via
Io voglio bene al Pennellone perché mi strappa sempre il sorriso
Io voglio bene al Pennellone perché ha il sorriso disegnato sul suo viso
Scrive canzoni il Pennellone chiamate Minestrina o Gesù
Suona la tromba il Pennellone ma solamente a testa in giù
Il Pennellone quando lo incontri dice di lavorare per la CIA
Sai qui è pieno di dittatori e lui un informatore della polizia
E tiene in tasca il tesserino plastificato quattro stelle
Generale Pennellone è tutto vero, niente balle!
Il Pennellone il Pennellone il Pennellone è amico mio
Forse è un agente di Plutone o forse è il regalo che ci ha fatto Dio
Il Pennellone detta gli accordi SolSolSolReReMi
Il Fa è una nota che lui aborre la suona solo al giovedì
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4. |
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IL GIOVANE RAUL
02:34
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Sulla via di casa io avevo fame così ho preso un uovo sodo dal Kebab
Che sta dirimpetto al Karaoke dove ho visto esibirsi il giovane Raul
Vestito in maniera prestigiosa il baffo che gli scendeva giù
Capelli curatissimi e alla moda una spiccata propensione per il blu
Blu i pantaloni e la cravatta cobalto il calzino azzurro il gilet
Le scarpe giustamente erano marroni la sciarpa bianca lo rendeva un re
Selvaggi come il vento i miei calzini che invece io non riesco quasi mai a intonare
Perché quando faccio il bucato è difficile che li riesca ad appaiare
Comunque Raul mi ha ispirato e voglio dei regali per il prossimo Natale
Una borsa doppiomanico di pitone LV dove tengo il tamburello e la trousse
Nella Trousse metto i trucchi del mestiere la vorrei color lampone voglio anche una pochette
Possibilmente a pallini colorati per attirare ancora qualche Bobbette
Nel Kebab ripensavoai vecchi amori e un altro uovo ho mandato giù
In testa mi ronzava il Mengoni che al Karaoke ha cantato il giovane Raul
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6. |
STRIZZAMI DEEJAY
03:26
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E’ un omone molto grosso tende a bere con me e ha un cuore grande così
Quando mi vede mi solleva e mi abbraccia anzi mi strizza mi strizza come il mio analista ogni lunedì
Mentre mi strizzava quella sera mi ha sussurrato nell’orecchio
Che vuole che canti a cavallo della statua di Vittorio Emanuele in Piazza Corvetto
Lui mette i dischi e io gli chiedo la Consolle dove la piazzi, ai piedi del cavallo?
Lui mi risponde, no cretino, non capisci un cazzo io la piazzo sul culo del cavallo
Mentre lo dice è a tre centimetri il suo sguardo
E’ un idraulico deejay devoto a Padre Pio
Mi fa vedere il suo telefono che quando squilla appare l’immagine di Padre Pio
Mi dice non è che io non creda in Ciccio, anzi ci credo molto
Lo chiamo Ciccio per non prenderlo sul serio
Ma è un Ciccio socialista e anarchico un Ciccio proletario
Ma io scorgo nelle mie personali ossessioni
Un grande carica erotica nel santo
Lui dice che No, no Pio
Pio era puro come un giglio
E che io sono il solito snob, il solito radical chic proprio io!
E che è l’ora, l’ora, che io comprenda meglio…
Questa è l’ora, l’ora che io comprenda meglio…
Mi strizza altri due minuti sul potere taumaturgico
Del recitare sette Ave Maria di fila mentre soffoco nel suo abbraccio
Dice che come suonar la batteria con lo stesso esatto tempo
Finché non entri nel battito del mondo…
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7. |
L'eroica di Beethoven
00:33
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8. |
DODICI LANTERNE
02:36
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Santo microfono che aiuta la gola
Santo l’inganno che le orecchie consola
Santo il mio tempo passato così
E sante le povere donne che mi hanno detto di sì
Santa Beatrice da Brescia
Santa che adesso si è sistemata
Ma santo anche io che vivo così
Santo io dico santo un giorno finì
Che non l’aspettavo un altro santo apparì
Ma santo è il ricordo di te
E sacra la carne per me
Nel Levante lo sai ci sono dodici lanterne
Vicine e lontane le sante e le terre
Santa Liguria io ti amo davvero
Puoi non essere d’accordo ma a me appare chiaro
Santa la gente che vive così
Santa la gente che dice di sì
Un tempo avevo una santa anche a Prà
Una professoressa di università
E una in Piazza de Negri fra i balconi fioriti
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9. |
UNA NOTTE SOTTO AL CIELO
02:43
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Il cielo è sopra e non l’hai neanche salutato
Voleva dirti qualche cosa che lui sa
Ormai manca molto poco all’imbrunire
L’aperitivo ti sei detto che ci sta
Ci chiama a un compito più alto
Tu invece vuoi andare in trattoria
Dice puoi essere migliore
Non pensi possa essere un’idea?
In questo strano posto qui nell’Entroterra
Dalla radio il cielo parlerà
Con voce grave e in perfetto italiano
Un preciso appuntamento ci darà
Vai tu avanti, magari vi raggiungo, più tardi chi lo sa
Al momento preferisco rimanere ad ascoltare i realisti superati dalla realtà
Attorno a te attimi chiamati cielo
Attorno a te battiti chiamati cielo
Attorno a te tempo chiamato cielo
Attorno a te aria chiamata cielo
Rosetta si è schiantata contro una cometa proprio un anno fa
E il cielo questa notte se ne è stato alla larga dall’umanità
E allora stacca il biglietto per la stella a cercare libertà
Più leggero di una piuma che volteggia senza gravità
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10. |
LA TORRE DI CONTROLLO
03:10
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Controllo della privacy controllo di whatsapp
Controllo delle allerte e di quello che accadrà
Controllati controllami autocontrolliamoci
Controllo delle viscere controllo acidità
Dimmi quanto costa questa libertà
Il cieco guida il cieco e la macchina da sé va
Esame del capello attento all’etilometro
Profumatissimi controlli dal tuo ginecologo
Controllami controllati autocontrolliamoci
Controlla le emozioni e trattieni il tuo monologo
Dimmi quanto costa questa libertà
Il muto parla al muto e la macchina da sé va
Dimmi quanto costa questa nostra libertà
Il sordo ascolta il sordo nelle tasche esiguità
Incontri punto com portafoglioprosciugato
Aziona l’antivirus contro il virus che ha creato
Controllala controllalo constatala constatalo
Non sai cosa c’è dentro alla pillola che hai ingoiato
Dimmi quanto costa questa libertà
Il cieco guida il cieco
E la macchina da sé va
Dimmi se lo sai
Dov’è finito il cosmo
E fammelo provare
Ancora uno spasmo
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11. |
VERA
04:20
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C’è un uomo di altri tempi che io osservo dal poggiolo
Porto il mio vino lì e mi siedo un po’ da solo
Quando esco alle settericeve muto i miei buonasera
Quando torno all’alba lui sta pensando a Vera
Mentre chino sulla strada nutre i suoi gatti
Mai un grazie da loro che se ne vanno sempre soddisfatti
Vera è un bel nome per una vera storia
Vera è un bel nome per una donna immaginaria
Un giorno una vicina mi ha voluto raccontare
Che sembra siano vent’anni che l’uomo si debba fidanzare
Con una che si chiama Vera ma che nessuno mai ha conosciuto
Con una che si chiama Vera puoi pensare all’infinito
Che Vera sia un bel nome questo è risaputo
Con una che si chiama Vera puoi pensare all’infinito
C’è un uomo di altri tempi che anche questa sera i gatti nutrirà
Dalla finestra nel cortile il mio occhio lo vedrà
Quando uscirò alle sette i miei buonasera lui riceverà
E i miei buongiorno all’alba come sempre non ricambierà
Perché Vera è un bel nome per una vera storia
Vera è un bel nome per una donna immaginaria
Che Vera sia un bel nome questo è risaputo
Con una che si chiama Vera puoi pensare all’infinito
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12. |
Mibemolle
00:23
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13. |
LA SIGNORA GIUSY
03:55
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La signora Giusy da Borgomanero si sedette al nostro tavolo quella sera
Si sedette al nostro tavolo e ci fece i conti in tasca noi restammo vaghi da buoni genovesi
Ma lei fu così tosta da strapparci una risposta più precisa e accurata
Una media giornaliera che nel dettaglio va ricalcolata
Quanto prendono i cantanti della televisione voi ne avete idea?
Giusy sa noi davvero non ne abbiamo proprio idea…
Anche lei cantava in pubblico un tempo e attacca Fiorin Fiorello con discreta intonazione
Anche lei cantava in pubblico e per lei Mina è una poco di buono che non le dà soddisfazione…
Ma che dice Signora Giusy è impazzita?La signora Giusy da una parte è ben curata
Una mano ha perfettamente smaltata l’altra mano niente smalto sulle dita…
Poi si fece una risata e attaccò il Nabucco aveva un bel vestito verde sopra il corpo ricco
Ci espose la sua teoria sulla politica internazionale sembrava dispiaciuta che Trump avesse vinto
Michela la moglie di Obaobab è un cesso e lui è perfino un bell’uomo, pur essendo nero (ma che dice Giusy!)
E se fossi americana io lo voterei adesso lo voterei adesso quel gran pezzo di ragazzo…
Un giorno un pullman di comunisti si fermò a Borgomanero
Cantavano Bandiera Rossa e lei si era unita a loro
Cantavano Bandiera Rossa e lei si era unita al coro
Pensava fosse peccato ma si era unita a loro
Ma no Signora Giusy nessun peccato ora cantiamo tutti in coro:
Avanti popolo alla riscossa alla riscossaAvanti popolo alla riscossa alla riscossa!
Avanti Giusy alla riscossa alla riscossa!
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14. |
ZERO
04:18
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Un mendicante pieno di bisogni, desideri al culmine della notte
Strane coincidenze e precisi segni, infilati nello spiedo e poi fatti a fette
C’è qualche cosa che non si può spezzare qualche cosa di cui forse è meglio non parlare
Questa notte vedo la strada sotto la luna piena, una nuvola abbraccia proprio quella stessa stella
Che pendeva lì quando ho avuto amore sulla sabbia, sugli scalini di quel vicolo dove blu la luce brilla
E’ bello sentire i miei passi suonare sull’asfalto, nella baia, nel silenzio, nella notte
C’è qualche cosa che non si può spezzare qualche cosa di cui forse è meglio non parlare
Non dimenticare, non dimenticare, che le balene cantano, mentre si accoppiano dentro al grande mare
E che due ore clandestine che ti incantano servirebbero per non dimenticare
Sento i miei passi suonare sull’asfalto, nella baia, nel silenzio, nella notte
Sto anticipando l’odore della primavera, sotto le setole c’è un’anima quasi vera
E il vento che sferzava è diventato brezza e i fiori più belli nascondono la loro bellezza
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15. |
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16. |
CHI NON CERCA TROVA
02:44
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Cercavo chi sarò, cercavo chi son stato
Cercavo ogni giorno, cercavo un alleato
Cercavo l’arrivo, cercavo la pace
Cercavo un motivo, per essere felice
Aaah ma chi non cerca trova, chi non cerca trova
Cercavo una donna, ma una non bastava
Cercavo l’equilibrio, che mai poi arrivava
Con frenesia cercavo, cercavo il destinato
Cercavo lo stinco di maiale affumicato
Aahhh ma chi non cerca trova, chi non cerca trova
Cercavo a La Spezia, cercavo a Sarzana
Mi han detto di cercare bene in Lunigiana
C’è un faro amico da quelle parti che ti viene a cercare
Ti guarda alle spalle e ti aiuta a continuare
Cercavo chi sarò, cercavo chi son stato
Cercavo ogni giorno, cercavo un alleato
Ma chi non cerca trova, chi non cerca trova
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17. |
LA DODICESIMA LANTERNA
03:48
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Nella squadra sono undici i giocatori
Plutone li governa Plutone li proteggerà
Per confondere le acque loro si scambiano i ruoli
E la dodicesima lanterna il cammino loro mostrerà
Nella squadra sono davvero tutti i pari
Sono donne uomini diverse specie di animali
E a qualcuno fan paura proprio perché son così
Sappiate che nelle squadra si danno molto da fare
A XFactor hanno detto che prima o poi dovranno andare
Loro hanno ringraziato come fosse un complimento
Poi si sono detti non c’è più speranza a questo punto
Ma non è che son sicuri di aver ragione loro
Anche se all’ultimo pianeta ci credono davvero
E qualcuno non li ama proprio perché son così
A volte accecati, a volte abbagliati
Da questo benedetto faro che non hanno visto mai
Avanzando esaltati o arrancando disperati
A volte ai bordi di piscina a volte in un mare di guai
Pensando prima a non prenderle che darle ci si sente in colpa
Al punto da non sapere più riconoscere la dodicesima lanterna
Al punto di perdere di vista la dodicesima lanterna
Nel Levante lo sai ci sono dodici lanterne
Vicine e lontane le sante e le terre
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18. |
Suona in Re
01:12
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19. |
HO SCELTO TE
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20. |
Ho dei pezzi per te
00:14
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BOBBY SOUL Genova, Italy
Alberto “Bobby Soul” De Benedetti è un cantante, produttore e Dj genovese, alle spalle più di venti anni di musica, soprattutto di Black Music. Lavora anche in campo teatrale dove si occupa della parte musicale di vari spettacoli, specialmente con il Teatro Garage di Genova. Ha all’attivo decine di CD con vari gruppi e alcune migliaia di piccoli e grandi concerti in giro per l’Italia e l’Europa ... more
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